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Imperia nasce ufficialmente nel 1923 dall'unificazione dei comuni di Oneglia e Porto Maurizio, comprendendo anche le frazioni di Castelvecchio di Santa Maria Maggiore, Borgo d'Oneglia e Caramagna Ligure ed inglobando i comuni di Costa d'Oneglia, Borgo S.Agata, Piani, Poggi, Torrazza, Moltedo e Montegrazie.

L'unificazione delle due città, da anni dibattuta, fu resa possibile da una legge del 1922 con la quale il governo assumeva pieni poteri nel riordinamento della pubblica amministrazione. L'unificazione non era a quel tempo desiderata da tutti, considerata la secolare rivalità esistente tra i "CIANTAFURCHE" (così i portorini chiamavano in tono dispregiativo gli onegliesi a causa della presenza di un patibolo nella loro città), e i "CACELOTTI" (soprannome dei portorini forse dal nome di un boia di Porto Maurizio). Come diverse furono le vicende storiche, che provocarono la costruzione di due porti , di due ferrovie, persino due dialetti, così le due cittadine non costituiscono un organismo omogeneo neppure dal punto di vista territoriale. Porto Maurizio, arroccato sul colle Parasio, conserva la particolare caratteristica di centro medievale e scende al mare attraverso stradine strette. Comprende una zona priva di rilievi montuosi, se si esclude il monte Moro (1184mt), compresa tra i due crinali, uno ad est della valle del torrente Caramagna, l'altro ad ovest di quella del torrente Prino. Il paesaggio è caratterizzato da forme morbide, dove i borghi si appoggiano mantenendo quasi inalterata l'antica struttura, lavorato a fasce di ulivi sino a 500 mt di altitudine.

La rigogliosa valle formata dal torrente Prino ha uno dei suoi centri più affascinanti nell'ampio comune di fondovalle di Dolcedo, con le sue caratteristiche palazzate lungo gli argini del torrente ed il suo particolare Ponte Frande, costruito nel 1292, dai Cavalieri di Malta. Immerso negli uliveti, ricco di frantoi e mulini, l’abitato si divide in due zone, l'una intorno alla chiesa parrocchiale di San Tommaso, l'altra lungo il torrente Prino, attraversato da ben cinque ponti. Dal sagrato della chiesa di San Tommaso parte il sentiero che porta al santuario dell'Acquasanta di Lecchiore, incontrando, fra ulivi e vigneti, antiche borgate abbandonate. Più nell’interno, il territorio di Prelà, capoluogo dell'alta valle del Prino.

L’antico castello feudale domina, in posizione strategica, tutto il territorio. A fondo valle, il centro economico di Molini di Prelà che prende il nome dai suoi numerosi mulini, sospinti dalla forza naturale delle acque del vicino torrente. Nei frantoi si frangono le preziose olive, principale prodotto di tutto il circondario. Al centro del borgo, la chiesa di San Giovanni Battista (detta “del Groppo”), oasi di serenità, dall’erboso sagrato. In punto panoramico sull’intera valle, il santuario di Montegrazie, costruito nel 1450, con l’interno mirabilmente affrescato.

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Azienda Agrituristica "A Ca' Du Cappellan"
Montegrazie di Imperia
Via Del Canto 142

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